Antonella Clerici è, senza ombra di dubbio, una delle conduttrici più amate della televisione italiana. Con la sua dolcezza e il suo spirito da bambina si è sempre guadagnata l’affetto del pubblico da casa, che l’ha incoronata la regina della Rai. Durante la sua carriera ha avuto modo di condurre diversi programmi, tra cui anche il festival di Sanremo, ma sappiamo tutti che il suo programma più famoso è La Prova del Cuoco.
Oggi stiamo vedendo Antonella al timone di The Voice Kids, una trasmissione che le sta regalando tanto spensieratezza e dolcezza. Ma, come dicevamo, La Prova del Cuoco è il programma più importante che la Clerici abbia mai condotto. Ci ha fatto compagnia tutti i giorni per tantissimi anni, e durante il periodo in cui La Prova del Cuoco ha visto cambiare conduttrice – ed Elisa Isoardi prendere il posto di Antonella – è stato motivo di grande dispiacere per i telespettatori.
Antonella Clerici: la verità su come è nata La Prova del Cuoco
La Prova del Cuoco è una trasmissione che ha fatto compagnia numerose generazioni per anni e che continua ad essere nel cuore delle persone. Ma anche i bambini, tornati da scuola, si piazzavano davanti alla televisione a guardare un programma di cucina che mi avrebbero pensato di voler vedere alla loro età. Insomma, un format davvero per tutte le generazioni che riusciva sempre a strappare un sorriso alle persone da casa.
Ma come è nata questa trasmissione? Antonella ha raccontato che all’epoca lei ci teneva fortemente a condurre un programma di cucina. Le sembrava assurdo che in Italia non ce ne fosse neanche uno, e ai piani alti le dicevano sempre che nessuno avrebbe mai guardato qualcosa del genere.
Ma lei decise di insistere, di insistere e di insistere ancora, fino a che non decisero di darle fiducia e concederle una fascia di mezz’ora della mattina in cui condurre quello che poi sarebbe diventato la Prova del Cuoco. Un successo davvero incredibile che mai si sarebbero aspettati, per questa ragione a quel punto la Rai decise di allungare il programma facendolo durare un’ora e mezza e dandole la fascia più importante, ovvero quella di mezzogiorno, prima del telegiornale.