L’anno che è appena cominciato si prospetta denso di scadenze e novità sul fronte fiscale. Ecco tutte le date da tenere a mente.
Anno nuovo, tasse nuove. Dopo i festeggiamenti dei giorni scorsi, smaltita l’euforia e archiviate le ferie, molti di noi sono tornati all’ordinaria quotidianità. Del resto, il 2024 è ormai avviato, con le sue incombenze, le sue scadenze e responsabilità da onorare. Per chi lavora, c’è un cambiamento in particolare che avrà un impatto significativo, riguardando direttamente il sistema fiscale italiano: l’introduzione di un nuovo calendario dichiarativo.
In virtù di questa modifica, introdotta per rendere più efficiente il processo fiscale, le dichiarazioni dei redditi dovranno essere presentate entro il 30 settembre. Va da sé che la novità tocca direttamente sia i contribuenti individuali, sia i professionisti del settore. Vediamo di seguito tutti i dettagli.
Dal 2 maggio 2024, le persone fisiche e determinate tipologie di società dovranno presentare le dichiarazioni dei redditi entro il 30 settembre, dunque con due mesi di anticipo rispetto al termine – valido fino al 2023 – del 30 novembre. Ciò comporterà una rapida riorganizzazione per i professionisti del settore fiscale: in particolare, gli studi professionali dovranno adeguarsi a termini più stringenti per la preparazione e l’invio delle dichiarazioni.
La conseguenza più immediata sarà un aumento del carico di lavoro nei mesi estivi, solitamente più “leggeri” per commercialisti & Co. Quanto ai contribuenti, dovranno procedere con maggiore tempestività a raccogliere e presentare tutti i documenti e le informazioni necessarie.
Ma vi sono potenziali impatti anche sulla tempistica dei rimborsi fiscali. Oltretutto, da quest’anno, in linea con le modifiche al calendario fiscale, saranno introdotti nuovi modelli precompilati e semplificazioni procedurali nelle dichiarazioni dei redditi. I nuovi modelli sono stati concepiti allo scopo di semplificare il processo per i contribuenti, e la loro adozione risulterà particolarmente vantaggiosa per i lavoratori dipendenti e i pensionati.
Con un formato più intuitivo e accessibile, ridurranno i tempi e la complessità della compilazione delle dichiarazioni (sia per i professionisti, sia per i singoli contribuenti). Gli studi professionali, dal canto loro, potranno in tal modo concentrare le loro risorse sugli aspetti più complessi e delicati del processo dichiarativo, a beneficio dell’efficienza generale.
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