Chi compirà una determinata età nel 2024, inizierà a ricevere un assegno previdenziale più ricco. Vediamo chi sono i fortunati.
Assegno previdenziale più ricco ma non per tutti. Solo per chi, nel 2024, spegnerà un certo numero di candeline sulla torta di compleanno. Pensione più ricca. Non è un sogno. Per molti a partire dal 2024 sarà una realtà. E l’aumento della pensione non sarà legato alla rivalutazione annua che, per il 2024, si fermerà al 5,4%.
Le pensioni in Italia, purtroppo, sono tra le più basse all’interno dell’Unione europea. Di contro le tasse sulle pensioni sono tra le più alte. Per mancanza di adeguate risorse economiche, il Governo Meloni per il 2024 ha fissato la percentuale di rivalutazione nel 5,4%: decisamente meno rispetto al 2023.
Gli assegni pari o inferiori al trattamento minimo dell’Inps beneficeranno di un’ulteriore rivalutazione del 2,7%. Questa volta la percentuale sarà la stessa per tutti, a prescindere dall’età anagrafica. Ma una particolare categoria di pensionati che quest’anno raggiungeranno un certo traguardo, inizieranno a vedere crescere la propria pensione. In alcuni casi anche di molto.
Pensione più alta nel 2024. In alcuni casi anche molto più alta. Ma il beneficio non riguarderà tutti. Vediamo insieme chi saranno i fortunati. Chi è andato in pensione con Ape sociale e nel 2024 compirà 67 anni, inizierà a ricevere una pensione più ricca. O meglio: inizierà a ricevere la sua pensione per intero.
Ape sociale non è una vera e propria pensione ma una sorta di “ponte” che accompagna il soggetto fino al raggiungimento dei 67 anni quando poi, in base alla vigente normativa in materia, potrà ricevere la sua pensione di vecchiaia ordinaria. Ape sociale si rivolge solo alle seguenti categorie di lavoratori:
Con Ape sociale si può uscire dal lavoro ad appena 63 anni e il requisito contributivo varia a seconda della categoria lavorativa. I caregiver, gli invalidi e i disoccupati possono accedere alla pensione anticipata a 63 anni con solo 30 anni di contributi. Chi svolge un lavoro usurante, invece, deve aver maturato almeno 36 anni di contributi per poter fruire di questa opzione.
Nonostante Ape sociale consenta di accedere alla pensione a soli 63 anni e, qui di, ben 4 anni prima rispetto a quanto previsto dalla legge Fornero, presenta anche numerosi svantaggi. In primo luogo non è soggetta alla rivalutazione annua. Ape sociale non prevede né la tredicesima né la quattordicesima. Infine l’assegno mensile non può mai superare i 1500 euro al mese e una persona non può tornare a lavorare per arrotondare, se non in caso di lavoro occasionali in forma autonoma fino ad un massimo di 5000 euro l’anno.
Tuttavia tutte queste limitazioni cadono quando il soggetto compie 67 anni perché, a quel punto, l’Inps gli riconoscerà la sua pensione di vecchiaia ordinaria. Pertanto chi avrebbe diritto ad una pensione superiore a 1500 euro al mese ed è andato in pensione con Ape sociale, se compirà 67 anni nel 2024, inizierà a ricevere un assegno previdenziale più ricco.
Tutte le vip italiane stanno provando Morpheus, un nuovissimo trattamento di bellezza anti-age: ecco quanto…
Risparmiare sull'assicurazione auto è possibile con semplici accorgimenti che tagliano letteralmente il costo di mantenimento.…
Il ritorno di Chiara Ferragni coincide con il travestimento dei suoi figli da Pikachu. Il…
Il racconto di Paolo Bonolis ha lasciato tutti a bocca aperta con la sua esperienza…
Mew e Matthew hanno abbandonato la scuola di Amici: spunta il vero motivo per cui…
Grande Fratello, Monia e Massimiliano si appartano, ma il momento intimo viene ripreso dalle telecamere:…