Spendere meno acquistando del pollo di qualità è possibile, ma solamente adottando alcuni semplici accorgimenti.
Inflazione galoppante anche per questo 2024: il cittadino medio cerca più che mai il risparmio nei piccoli gesti quotidiani. In questo caso come non citare la spesa, uno dei costi più ingenti per le famiglie, ma anche per chi vive da solo. A tal proposito ci focalizziamo sul pollo, una carne bianca molto apprezzata vista la sua flessibilità in cucina, la presenza di proteine importanti per la nostra salute e la poca presenza di grasso al suo interno.
Come ogni tipo di carne è necessario porre una certa attenzione alla qualità, che, come vedremo, non necessariamente è misurabile solamente con il costo. Proprio per questo, una tecnica sulla scelta è in grado di farci risparmiare fino al 30% sull’acquisto del pollo di qualità. Sebbene cambiare questa ‘abitudine’ costerà del tempo, il portafoglio non potrà fare altro che ringraziare.
Come risparmiare fino al 30% sull’acquisto del pollo: la tecnica al supermercato
Davanti agli scaffali solitamente regna una certa confusione: tra fettine di pollo, tocchetti e cosce disossate, la scelta diventa sempre più complessa. Tuttavia, soprattutto soffermandosi sul prezzo al chilo, è possibile fare una prima osservazione: i costi oscilleranno notevolmente in base alle varie confezioni o esposizioni in vetrina. Tuttavia, il primo dubbio che viene spontaneo è chiedersi: quello che costa meno è meno buono di quello con un maggiore costo? Non necessariamente.
Il ragionamento da attuare è molto semplice, quanto per certi versi scontato: più il pollo è lavorato e più verrà a costare. Se, dunque, si sceglie di acquistare cosce di pollo prive di grasso e perfettamente tagliate per essere cotte, queste inevitabilmente costeranno di più. Il consiglio è quindi quello di acquistare polli interi (6-9 euro al kg), lavorarli e conservarli in piccole porzioni; eventualmente congelandoli per poi essere preparati all’evenienza.
In questo modo sarà possibile avere sempre a disposizione un pasto nutriente e decisamente flessibile nella preparazione. Per quanto questo possa sembrare decisamente più laborioso, una volta presa tale abitudine, questa pratica verrà automatica e mostrerà i suoi frutti nelle finanze.
Un’altra tecnica similare riguarda l’acquisto del pesce, anch’esso soggetto a sovraprezzi non necessariamente legati alla qualità. Le categorie considerate più ‘pregiate’, come il salmone e i gamberoni, sono indubbiamente più costosi delle categorie ‘povere’, come per esempio il pesce azzurro. Infine, i lupini sono più piccoli delle vongole ma hanno un sapore più intenso e un costo nettamente minore.