La vicenda Balocco-Chiara Ferragni, in cui entrambi sono indagati, potrebbe imporre nuove regole per il mondo del web e in particolare per gli influencer
Quando si pensa agli influencer, la prima persona che ci viene in mente è senza dubbio alcuno Chiara Ferragni. Che, al momento, si sa, non se la sta passando affatto bene. Indagata assieme ad Alessandra Balocco dalla procura di Milano per truffa aggravata sul caso della vendita dei pandori per beneficienza, l’imprenditrice cremonese si è presa del tempo sui social – non pubblica post dal video di scuse del 18 dicembre – e ha perso sia follower, sia parecchi contratti di sponsorizzazione, uno su tutti quello con Coca-Cola.
Se è difficile immaginare che ne sarà dell’impero che nel corso degli anni Ferragni è stata in grado di costruire – verosimilmente, passata la tempesta che si è abbattuta contro di lei, il suo lavoro potrebbe tornare a essere quello che è sempre stato -, ancora più arduo è capire se la vicenda che l’ha vista coinvolta possa avere ripercussione anche sugli altri influencer italiani. L’Agcom, ovvero l’Autorità garante delle comunicazioni, infatti, ha imposto nuove regole per chi ha almeno un milione di seguaci sui social.
Il caso Ferragni-Balocco fa scuola: le regole dell’Agcom per gli influencer con un milione di follower
La prima mossa del Garante delle comunicazioni, il vero arbitro in questa vicenda, è stata quella di equiparare chi ha, appunto, almeno un milione di follower sui social, almeno 24 contenuti pubblicati in un anno, un buon tasso di coinvolgimento, l’engagement rate, agli editori.
Come i giornali, le radio o le televisioni, anche gli influencer saranno tenuti a rispettare gli interessi e i valori della collettività, nello specifico dovranno sottostare anche loro ai principi fondamentali del Testo unico dei media audiovisivi. Che significa che non potranno fare discorsi di odio e discriminazione, non dovranno divulgare fake news e dovranno attenersi a una comunicazione leale e imparziale, al massimo pluralismo, al rispetto del diritto d’autore e della privacy, a tutelare la dignità della donna e della persona, e in particolare dei minori.
Se questi possono essere considerati dei principi guida che, a prescindere, muovono qualsiasi tipo di lavoratore – anche chi non è un influencer professionista -, è sul fronte delle sponsorizzazioni che ci potrebbero essere i problemi maggiori. Ferragni e chi per lei, secondo le nuove regole dell’Agcom, dovranno infatti rendere riconoscibili le loro comunicazioni commerciali, inserendo alla fine di ogni post la scritta “Pubblicità”. Non solo, però, perché non potranno consigliare prodotti a base di nicotina, di alcolici se rivolti ai minori, o l’uso smodato di bevande alcoliche in generale, medicinali o cure mediche e persino il gioco d’azzardo.
Chi dovesse trasgredire andrebbe incontro a sanzioni da parte del Garante che vanno da un minimo di 10.328 euro fino a un massimo di 258.228. Nel caso dei minori, la multa sarebbero ancora più salata, arrivando fino a 600mila euro.